Achille Bonito Oliva e James Putnam, Curators, 2004

I due curatori invitati collaborano alla scelta di sei artisti che dovranno creare nuove opere per le sei cittadine toscane selezionate nell’area di Siena. Ciascuno dei due ha un dialogo ravvicinato coi singoli artisti; io ho lavorato soprattutto con Tadashi Kawamata, Lucy Orta e Antony Gormley per le città di Colle di Val d’Elsa, Buonconvento e Poggibonsi, quindi mi concentrerò sulla descrizione dei loro progetti. Il filo rosso che percorre queste opere è che tutte prevedono un certo grado di impegno sociale e che mirano in qualche modo ad abbracciare la storia delle città che hanno scelto e dei loro cittadini; inoltre, comunicano le loro idee e stimolano l’immaginazione della gente senza bisogno di pesanti dissertazioni intellettuali. Un importante obiettivo è che chi le guarda non abbia un ruolo meramente passivo di spettatore: questi tre progetti lavorano, in vario grado, sull’idea di pubblico come partecipante alla produzione culturale dell’opera. Sono legati al sito in quanto sono direttamente connessi con la memoria urbana, architettonica, storica e perfino collettiva dei luoghi in cui sono posti.