Porta Nuova, Tadashi Kawamata, 2004

Nato in Hokkaido (Giappone) nel 1953, Tadashi Kawamata vive e lavora a Tokyo. Dal 1980 ha iniziato ad esporre in campo internazionale producendo installazioni che spesso hanno a che fare con la forma nell’architettura. Ha partecipato ad importanti biennali internazionali tra le quali: Venezia (40th), Documenta 8 e 9 e Münster Sculpture Project (1997).

L’interesse di Kawamata si concentra nel ciclo infinito di costruzione/demolizione, un’attività che si riflette nei cantieri di ogni città o paese, processi che sono temporanei e ancora in atto. Con il suo uso frequente di materiali poveri, come legna di scarto o materiale da costruzione riciclato, Kawamata assembla strutture architettoniche nuove ed inusuali, ponti o sentieri, che connettono un ambiente con un altro sia  urbano che campestre.

Kawamata sfida gli osservatori a guardare con un nuovo sguardo l’ambiente circostante, incoraggiandoli ad indagare su come le strutture architettoniche sono costruite, percepite ed apprezzate. Il suo lavoro rappresenta anche una celebrazione dell’architettura delle ‘favelas’ e quindi sfida la nozione comune di buona architettura.

Nel suo progetto per Arte all’Arte 9, Kawamata analizza il significato e l’importanza di un sito in termini di storia del posto e di vita della gente locale, attratto dall’indagine sullo spirito della dimenticata  Porta Nuova a Colle di Val d’Elsa. 

Questa porta d’età medievale, che permette l’accesso al centro della città,  è stata oggetto di un estensivo restauro che ha messo in luce il suo ponte originale. La porta di legno originale è andata perduta, impossibile quindi ricostruirne la sua forma originaria. Kawamata ha costruito una ‘porta nuova’ in collaborazione con un artigiano. In contrasto con l’ abituale uso di materiale di recupero, Kawamata ha scelto per questo progetto legno nuovo e ha riposizionato la sua porta nuova nella sua posizione originale. Questa simboleggia la conclusione di un lungo programma di restauro, un punto di riferimento da celebrare,  rivitalizza la connessione storica tra la città e la sua gente. Intorno al perimetro del cantiere di restauro Kawamata ha inoltre installato una mostra di disegni dell’antica porta, realizzati dai bambini delle scuole locali, per rianimare il passato di nuova linfa vitale delle generazioni future di Colle di Val d’Elsa.

Credits

TADASHI KAWAMATA 
Porta Nuova, 2004
Legno, metallo / wood, metal
Progetto per Arte all’Arte 9
Porta Nuova, Colle di Val d’Elsa
Courtesy Associazione Arte Continua - San Gimignano, Italia