Fai spazio, Prendi posto, Antony Gormley, 2004

Antony Gormley  è nato a Londra nel 1950, dove vive e lavora. Ha esposto in tutto il mondo e ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra i quali  il Turner Prize nel 1994.

Per oltre 20 anni ha esplorato l’immagine umana in una ricerca che vede il corpo come luogo di memoria e trasformazione. Ha frequentemente usato il proprio corpo come soggetto facendone un calco di gesso e poi producendo corpi a dimensione naturale in ferro pieno, materiale che considera fondamentale per l’esistenza della vita stessa.

Gormley ha esteso il suo progetto allo studio del corpo collettivo e le relazioni tra “se stesso” e “l’altro”  in istallazioni di sculture su larga scala.  Dal 1989 si è dedicato ad un progetto tuttora in corso chiamato “Field” che ha implicato il lavorare con comunità locali,  sparse per il mondo, nel realizzare differenti versioni del proprio lavoro.  Il processo collaborativo della realizzazione di questo progetto ha espanso l’arte dall’essere espressione di “se stesso” all’essere una celebrazione di “coscienza collettiva”. 

La recente versione ‘Asian Field’ (2003) è il più ambizioso progetto di questo tipo mai intrapreso - 190,000 figure in terracotta realizzate sotto la guida dell’artista, con 440 persone di tutte le età provenienti da un villaggio cinese. Nello stesso anno ha creato un’altro grande progetto collettivo chiamato ‘Domain Field’ per il Baltic Centre of Contemporary Art, nel UK. L’installazione finale consiste di 286 figure di ferro in blocchi astratti,  modellati dierettamente  sui corpi di 286 volontari selezionati tra più di 2000 persone, di un’età compresa tra 12 e 85 anni, del nord est dell’Inghilterra.

Il progetto di Gormley per Arte all’Arte 9 ‘Fai Spazio, Prendi Posto’ (Making Space, Taking Place) ha un profondo legame sociale con la gente di Poggibonsi. Il progetto mira, infatti, a  raccogliere le memorie della città e della sua gente fino ai giorni nostri.  La caratteristica principale di  Poggibonsi è quella di essere allo stesso tempo ‘crocevia’ e  luogo di continua costruzione e ricostruzione fin dal Medioevo, includendo anche la sua ricostruzione dopo il bombardamento durante la seconda Guerra mondiale.

Sette sculture di ferro formate da pixel, modellate su sei abitanti di Poggibonsi e su una persona che da lì è passata, sono state installate in sette luoghi della città. Si tratta di luoghi familiari  della città odierna o posti dimenticati del passato.  Per individuare questi luoghi è stata realizzata una ricerca sociologica, i cui risultati sono serviti per creare una mappa psico-geografica, ‘Collective memory map’. Le sculture di Gormley mirano ad agire da catalizzatori e ricettori di pensieri e sentimenti sconosciuti, punti per riconsiderare la condizione collettiva della città.

Credits

ANTONY GORMLEY
Fai spazio, Prendi posto - Making Space, Taking Place, 2004
7 sculture in ferro
Progetto per Arte all’Arte 9
Centro Commerciale Val d’Elsa, Fortezza, Largo Gramsci,  Parco del Vallone,
Piazza Cavour, Ponte Ex Fassati, Stazione FFSS (binario 2), Poggibonsi
Courtesy Associazione Arte Continua - San Gimignano, Italia